Categoria: La mente frugata
Il romanzo “la mente frugata” sfugge alle normali classificazioni. Possiamo considerarlo uno science fantasy, un fantasy storico oppure un thriller psicologico, ma nessuna etichetta può classificarlo perfettamente ponendosi su una linea di confine tra questi generi anche perchè si tratta di due storie che si intrecciano: lo scrittore e il suo romanzo, un fantasy storico e mitico.
Uno scrittore a corto di idee deve, per obblighi contrattuali, fornire un nuovo romanzo al suo editore. Un amico di infanzia, dirigente di una importante azienda, gli fornisce un loro prodotto in fase sperimentale costituito da uno scanner cerebrale gestito da un sistema di intelligenza artificiale. Questo strumento fruga nella mente dello scrittore alla ricerca di elementi utili per portare avanti il romanzo, ma così facendo penetra nel suo inconscio, scopre cose sepolte e le riporta nel romanzo modificando l’andamento della trama. Una volta finite nel romanzo, lo scrittore prende coscienza di quanto sepolto nella sua mente e cambierà la sua visione di ciò che lo circonda e i suoi comportamenti. In pratica si crea un circolo vizioso tra la vita dello scrittore e il suo romanzo, un circolo vizioso inizialmente blando, ma che diventa sempre più incontrollabile trascinando l’uomo verso l’abisso.