Tonfo in borsa di Facebook: Perchè?

Molti analisti stanno dibattendo di questa imprevista battuta d’arresto di Facebook trascurando però un dettaglio,  secondo me, importante.

 

In queste ore sto leggendo o ascoltando molte interessanti analisi sul tonfo in borsa di Facebook, (oltre 200 miliardi di dollari di perdita) eppure, nonostante pareri interessanti, in tutto questo manca qualcosa.

Il 21 febbraio, quindi fra 17 giorni, il nuovo social  di Trump inizierà ad accettare iscritti.  Trump è sostenuto da più o meno metà dei cittadini americani e ha estimatori in tutto il mondo.  È presumibile che in breve tempo il nuovo social raccolga molti iscritti.  Probabilmente molti nuovi iscritti al social di Trump non cancelleranno il vecchio account su Facebook, quindi, la perdita di utenti per quest’ultima potrebbe non essere sensibile, però non è solo sul numero di utenti che i social realizzano i loro utili.

Cos’è il DAU?

Il DAU è l’unità di misura degli utenti attivi giornalieri. Un iscritto che non si collega, se non sporadicamente, non produce utili.  Se, pertanto, si può ipotizzare che il numero di utenti di Facebook  non subisca grandi flessioni è al contrario presumibile che molte interazioni tra utenti si sposteranno sul nuovo social facendo crollare il DAU.

Cosa ha spaventato il mercato?

Facebook ha registrato una grande crescita e utili pari ad almeno un terzo dei ricavi e, di conseguenza, il titolo Meta ha avuto crescite interessanti.  L’arrivo di un concorrente, che ha tutti i numeri per ridurre il giro d’affari di Facebook, può far abbassare il valore delle azioni e ,quindi, è molto probabile che gli investitori/speculatori stiano correndo a vendere il titolo, giunto al suo massimo, scommettendo sul fatto che presto subirà una perdita di valore.

 

Ettore Panella

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